L’IRCCS San Raffaele: una struttura leader nel campo della riabilitazione, nella ricerca e nella sanità nazionale

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L’IRCCS San Raffaele (SRR)

L’IRCCS San Raffaele (SRR), accreditato con il Servizio Sanitario Regionale, è una struttura sanitaria leader nel campo della riabilitazione e punto di riferimento nella ricerca e nel panorama della sanità nazionale. Esso rappresenta il fulcro delle numerose strutture cliniche della rete San Raffaele, che conta 24 centri sanitari dislocati su tutto il territorio nazionale e dedicati ad attività di assistenza multidisciplinare e specialistica, oltre a modelli di intervento avanzati.

L’integrazione tra cura e ricerca è il punto di forza dell’organizzazione che trova la sua massima espressione nel ruolo del SRR quale membro fondatore delle Reti Nazionali di Eccellenza italiana in Cardiologia, Neurologia e nelle Biobanche/Banche Dati.

Essendo la ricerca uno dei principi fondanti del SRR, l’istituzione svolge un’intensa e qualificata attività di ricerca grazie al supporto di un moderno Centro di Ricerca, un Centro di Sperimentazione Clinica e un Centro di Risorse Biologiche (CRB-BioBIM, Biobanca Interistituzionale Multidisciplinare) con esperienza consolidata all’interno del sistema sanitario nazionale e della comunità internazionale di ricerca. Il Centro di Ricerca comprende laboratori e strutture comuni per la ricerca traslazionale e clinica. Le attività di ricerca, coordinate da una direzione scientifica centrale, sono garantite dalla presenza di un gruppo multidisciplinare altamente specializzato, nel quale i ricercatori biomedici lavorano in collaborazione con esperti specializzati nei settori delle tecnologie informatiche (ICT), della robotica, dell’intelligenza artificiale e, più in generale, della eHealth. Il CRB-BioBIM si configura, a sua volta, come una infrastruttura di ricerca trasversale alle aree e alle tematiche sviluppate nel SRR, la cui organizzazione inter-istituzionale consente la pluripotenza, la flessibilità e il coinvolgimento di più aree di competenza, nonché la multidisciplinarietà della raccolta. Il CRB-BioBIM è certificato ISO, accreditato dal Ministero della Salute italiano e parte del nodo BBMRI.

Il sistema gestionale del CRB-BioBIM è interfacciato ad un proprio Data Lake in cui sono conservati i dati biomedici associati, siano essi derivati dal mondo reale (es. fascicoli sanitari elettronici), o da nuove tecnologie (scienze omiche, nanotecnologie, biosensoristica, telemedicina, ecc.). La disponibilità di una piattaforma di big-data ha facilitato nel corso degli anni la creazione di modelli potenzialmente trasferibili alla pratica clinica (infrastrutture informatiche, software di predizione, APP di gestione, ecc.) grazie, anche, alla collaborazione con l’Università Telematica San Raffaele Roma (UTSR) che ha messo a disposizione della BioBIM le proprie competenze di Data Science per supportare la progettazione e lo sviluppo di sistemi di analisi predittiva. La BioBIM è inoltre attivamente coinvolta nell’analisi di problemi normativi relativi alla privacy e alla sicurezza – con particolare enfasi sul settore e-Health – con un focus sulle implicazioni della privacy non solo per i pazienti, ma anche per i medici, gli operatori sanitari e gli sviluppatori di infrastrutture ICT.

Nell’ambito del progetto LIFEMap, SRR sarà coinvolto nella raccolta retrospettiva e prospettica dei casi di interesse per il progetto, grazie al supporto della BioBIM e alla partecipazione della Divisione di Cardiologia Riabilitativa, da anni impegnata nell’attività di ricerca in ambito riabilitativo in diversi settori che vanno dall’endocrino metabolico al cardiovascolare. In particolare, il CRB-BioBIM, parteciperà agli studi retrospettivi grazie disponibilità di campioni biologici e dati clinico-anamnestici associati. Inoltre, contribuirà mettendo a disposizione il proprio know how per l’identificazione dei requisiti necessari per la costruzione e lo sviluppo del database in ambito tecnico, normativo e di sicurezza, ovvero Requisiti Tecnici, Conformità Normativa, Cybersecurity. La Divisione di Cardiologia Riabilitativa contribuirà al reclutamento prospettico di pazienti con fattori di rischio classici, indagando gli stili di vita che hanno predisposto alle malattie oggetto di studio nel progetto.

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